Lo Smartworking: Un Cambiamento di Paradigma
Lo smartworking è nato da un’emergenza, ma si è trasformato in una vera e propria rivoluzione silenziosa, diventando uno stile di vita apprezzato soprattutto dagli under 35. Questa nuova modalità lavorativa ribalta le priorità, ponendo al centro la persona e il suo ambiente, favorendo un “lavoro di prossimità” che si traduce in un legame più stretto con la famiglia e i propri interessi.
Un Trend in Crescita
Secondo i dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, il numero di lavoratori da remoto in Italia è rimasto stabile a 3,55 milioni, ma si prevede un incremento del 5% entro il 2025. La ricerca evidenzia che:
- Il 35% delle grandi imprese prevede un aumento dei lavoratori agili.
- Il 43% delle pubbliche amministrazioni ha in programma di incrementare questa modalità.
- Tra le piccole e medie imprese, solo l’8% prevede un aumento.
Chi ha già sperimentato lo smartworking non vorrebbe tornare indietro; il 73% degli attuali smartworker si opporrebbe a un ritorno alle modalità tradizionali, mentre oltre il 60% richiede forme alternative di flessibilità, come orari più adattabili o un incremento salariale.
Vicinanza e Flessibilità: una Nuova Filosofia Lavorativa
Fiorella Crespi, direttrice dell’Osservatorio, sottolinea che “la flessibilità ha assunto un grande valore” e rappresenta un modello di organizzazione che porta benefici tanto a lavoratori quanto a datori di lavoro. Il lavoro da casa non significa necessariamente isolamento, ma piuttosto la possibilità di gestire la propria vita in modo più equilibrato.
La modalità di lavoro ibrido, che prevede una metà dei giorni in ufficio e l’altra a casa, si conferma come la più praticata. Si stanno però esplorando anche alternative come la settimana corta o il full remote, anche se queste ultime restano per ora fenomeni di nicchia.
I Giovani e il Nuovo Mondo del Lavoro
Negli ultimi anni, il mercato del lavoro ha visto emergere nuove priorità tra i giovani. Secondo una ricerca della piattaforma di recruiting Joinrs, il 37% dei giovani under 35 desidera un lavoro ibrido, con una percentuale del 38% che si dichiara interessata a un’opzione di lavoro completamente remoto.
Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, evidenzia che il desiderio di smartworking non si basa soltanto sulla comodità, ma anche sulla ricerca di “vicinanza emotiva”. Lavorare in un ambiente familiare può aiutare a riconquistare tempo prezioso, mentre rinunciare ai continui spostamenti e alle relazioni forzate in ufficio torna a valorizzare la propria identità.
Le Sfide del Lavoro a Distanza
Malgrado i vantaggi, il lavoro da remoto può presentare delle insidie. Lavenia mette in guardia su possibili effetti negativi come il rischio di isolamento e la perdita della sensibilità al lavoro di squadra. L’illusione di avere tempo illimitato può portare a ore di lavoro senza fine, creando un paradosso difficile da gestire.
Per le aziende che richiedono ai dipendenti di tornare in ufficio, la presenza continua a essere vista come fondamentale per favorire il senso di appartenenza. Tuttavia, secondo Crespi, è necessario trovare un equilibrio che possa giovare a entrambe le parti, rafforzando la fiducia e la motivazione dei dipendenti.
Un Futuro da Costruire
Nonostante la crescente domanda di flessibilità, l’Italia stenta a tenere il passo con le altre nazioni europee. La media di smartworker in Europa si attesta al 10%, mentre nel nostro Paese si ferma al 4,4%. Ciò richiede una cultura manageriale che veda nella flessibilità una strategia per attrarre talenti, aprendosi a nuovi modelli organizzativi.
Negli Stati Uniti, lo smartworking, che ha preso piede prima della pandemia, continua ad avere successo, con oltre un quarto dei giorni lavorativi svolti da casa, secondo uno studio della Stanford University. Questo ci insegna che il futuro del lavoro è in continua evoluzione e che è fondamentale adattarsi alle nuove esigenze.
Conclusione
Lo smartworking rappresenta un cambiamento significativo non solo nella maniera di lavorare, ma anche nel modo in cui concepiamo il rapporto tra vita lavorativa e vita personale. Con una crescente richiesta di flessibilità da parte dei lavoratori, è fondamentale che aziende e istituzioni si adattino per garantire un futuro lavorativo equilibrato e soddisfacente per tutti.