Il Movimento Femminista Coreano: Un Risveglio e una Rivoluzione Sociale
Nell’era della globalizzazione e della condivisione digitale, le piattaforme social hanno dato voce a innumerevoli movimenti. Tuttavia, ci sono esperienze che risuonano più fortemente di altre, come quelle di Lina Bae e Gaeul Baek. La prima, beauty influencer di grande successo, è stata bersaglio di minacce di morte dopo aver pubblicato un video in cui si struccava completamente, accumulando ben 5 milioni di visualizzazioni. Gaeul Baek, editrice di un magazine femminista, ha anch’essa subito pressioni e insulti a causa della sua scelta di vivere senza trucco. Entrambe sono ora attiviste di 4B, un movimento che sta trasformando la società coreana e oltre.
Escape the Corset: Un Inizio Coraggioso
Nel 2018, si è formato il movimento “Escape the Corset” (Sfuggire al corsetto), con l’obiettivo di combattere i rigidi standard di bellezza imposti alle donne coreane. Questo movimento ha incoraggiato molte donne a rinunciare a canoni di bellezza inaccessibili, portando a scelte radicali come il taglio dei capelli e l’adozione di abiti no-gender. Ma la nascita del partito 4B segna un passo ulteriore: una vera e propria posizione contro il patriarcato.
Il nome “4B” deriva dal termine coreano “bi”, che significa “no”, e si articola attorno a quattro principi fondamentali:
- bihon (no al matrimonio eterosessuale),
- bichulsan (no alla maternità),
- biyeonae (no al corteggiamento),
- bisekseu (no al sesso eterosessuale).
Queste scelte sono radicali ma rappresentano una possibilità concreta per molte donne di affermare la loro indipendenza in una società intrisa di misoginia.
Le Radici della Lotta: Bellezza e Indipendenza
Il movimento 4B, pur essendo più radicale rispetto a Escape the Corset, è intrinsecamente legato a esso. Come spiega la giornalista Elise Hu, le donne stanno smantellando un sistema che decide non solo come dovrebbero apparire, ma anche come dovrebbero comportarsi. L’ideale di bellezza imposto costringe le donne coreane a spendere tra i 500 e i 700 dollari al mese per skincare e chirurgia plastica.
Le conseguenze di questa pressione sociale sono evidenti: chi non si conforma viene discriminata e ha difficoltà a trovare lavoro e marito. Il tasso di natalità è attualmente il più basso al mondo, con solo 0,72 figli per donna. Un’indagine ha rivelato che il 65% delle donne coreane interpellate non intende avere figli, principalmente a causa del timore della violenza domestica.
Una Rivoluzione Silenziosa: Le Attiviste del 4B
Le attiviste del movimento 4B vivono in un clima di paura, comunicando in segreto attraverso app come Telegram o Signal per evitare ritorsioni. La scelta di rinunciare al trucco e agli abiti sexy non è solo morale, ma rappresenta un’azione concreta contro le imposizioni sociali. La testimonianza di Gaeul Baek è illuminante: dopo aver smesso di truccarsi, ha notato un miglioramento nella sua salute mentale, affermando che la pressione sociale di apparire sempre perfette è immensa.
Oggi, molte di queste donne abbandonano i tradizionali simboli di femminilità: vestono abiti oversize e rinunciano al reggiseno per esprimere il proprio rifiuto delle norme patriarcali. Il movimento 4B non solo sfida gli stereotipi, ma sta anche innescando un cambiamento all’interno della coreana beauty industry, creando spazio per una maggiore diversità nella rappresentazione.
Conclusione: Il Futuro del Movimento Femminista in Corea
Quello che sta accadendo in Corea del Sud è molto più di una semplice contestazione alla bellezza convenzionale; è una vera e propria rivoluzione culturale. Le attiviste del movimento 4B, insieme alle donne che aderiscono al principio di autodeterminazione, stanno plasmando un futuro in cui le aspettative sulla bellezza e la femminilità possono essere messe in discussione. Rivendicare il diritto di scegliere come apparire e comportarsi non è solo un atto di libertà personale, ma un passo fondamentale verso la creazione di una società più equa e giusta.