La pelle sensibile: un problema da affrontare in ogni stagione
La pelle sensibile non conosce stagioni. D’inverno soffre per lo choc termico del freddo eccessivo e per gli sbalzi di temperatura tra gelo esterno e surriscaldamento degli interni, per cui la cute diventa ancor più fragile e irritabile, si disidrata, si desquama, tira, si punteggia di rossori o di couperose. Ma quando arriva il caldo è forse ancora peggio. E potete credermi, perché convivo con questo problema da sempre. La dermatologa Corinna Rigoni, presidente delle Donne Dermatologhe d’Italia, spiega: «Mentre possiamo proteggere il corpo con indumenti chiari e leggeri, il viso è continuamente esposto agli agenti atmosferici, all’inquinamento ambientale e soprattutto all’aggressione dei raggi solari. Quando poi arriva il grande caldo, cui ormai siamo abituati a causa del cambiamento climatico, la cute sensibile soffre tanto quanto col grande freddo.
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I rischi del caldo per la pelle sensibile
Il calore impone un forte stress a una pelle già fragile. Durante i mesi estivi, l’evaporazione acquea aumenta in superficie, e la barriera idrolipidica che protegge l’epidermide tende a fissurarsi. Questo porta alla comparsa di chiazze rosse su viso e collo, spesso accompagnate da prurito. La pelle protesta, esprime il suo disagio irritandosi.
Oltre all’innalzamento delle temperature, l’esposizione ai raggi solari intensifica ulteriormente il problema. Da qui la necessità di un cambiamento radicale nella routine cosmetica. Si tratta di un’esigenza che non dovrebbe essere trascurata, soprattutto in relazione alla sensibilità della pelle.
Visita dermatologica: il primo passo
Come intervenire in caso di pelle sensibile? La dottoressa Corinna Rigoni consiglia di rivolgersi a un dermatologo, che potrà prescrivere prodotti mirati per il trattamento. La cute reattiva tende a diventare più edematosa e permeabile, perdendo acqua e diventando vulnerabile agli agenti irritanti. È importante utilizzare solo prodotti nutrienti, calmanti e riparatori.
Un consiglio utile è l’applicazione di un impacco di tessuto non tessuto imbevuto di acqua termale, che può aiutare a reintegrare l’acqua persa. Dopo il trattamento, è fondamentale applicare sostanze idratanti e lenitive che possano rinforzare la protezione dell’epidermide.
Detersione delicata, la chiave del benessere
La routine di pulizia gioca un ruolo cruciale. Lavare il viso con acqua può asportare fino a un terzo dei lipidi cutanei, quindi è consigliabile utilizzare detergenti delicati e in piccole quantità. È essenziale struccarsi la sera, utilizzando acqua micellare per pelli grasse o latte per pelli secche, risciacquando con acqua tiepida o termale.
Al mattino, se la pelle non è stata trattata durante la notte, è meglio limitarsi a sciacquarla con solo acqua per evitare di privarla ulteriormente dei suoi lipidi naturali.
Aggiustare le proprie abitudini
È interessante notare che quasi il 50% delle donne sperimenta la pelle sensibile, rispetto al 30% degli uomini. L’eredità genetica gioca un ruolo fondamentale, rendendo la pelle più vulnerabile. Tuttavia, poiché è un problema comune, la ricerca sulle soluzioni pratiche e i prodotti specifici è in continua espansione. Nuovi attivi calmanti e disarrossanti vengono costantemente testati.
Inoltre, è fondamentale attenersi a una routine personalizzata dopo aver testato un nuovo prodotto. Ascoltare la propria pelle è imprescindibile. Se ci sono segni di irritazione, occorre immediatamente sciacquare e applicare acqua termale per ridurre l’infiammazione.
Non sottovalutare la protezione solare
Infine, non dimenticate mai di applicare la protezione solare al mattino. Scegliete formule leggere e fluide, oppure prodotti leggermente colorati per uniformare l’incarnato. La protezione dai raggi UVA e UVB è cruciale, soprattutto per chi ha una pelle predisposta a rossori e couperose. Si consiglia di optare per una protezione con SPF 50 o superiore.
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