Il make up è un’arte che trasforma, valorizza e racconta storie. Dietro ogni look perfetto si cela un professionista che non si limita a stendere prodotti, ma traduce creatività, tecnica e sensibilità in bellezza. Ma com’è realmente la vita professionale di un make up artist? L’ho scoperto parlando con due figure di spicco del panorama internazionale: Lori Taylor Davis, Global Pro Lead Artist di Smashbox, e Natasha Denona, fondatrice dell’omonimo brand.
L’eredità creativa
Il talento nasce spesso da radici profonde. Per Natasha Denona, cresciuta in Germania da genitori croati, l’influenza familiare è stata determinante. “Sono stata influenzata soprattutto da mia madre, che era una chimica. Entrambi i miei genitori avevano grande talento nella pittura e nel design d’interni, rendendo le nostre case sempre stilose”, confida. Sin da bambina, ha assorbito dall’ambiente familiare una sensibilità unica che ha plasmato la sua carriera.
Similmente, Lori Taylor Davis attribuisce la sua ispirazione alle radici familiari: “Ho probabilmente fatto trucco per tutta la vita. Lo devo alle mie due nonne, che amavano andare in chiesa e avevano toilette nei loro bagni con parrucche, eyeliner e ciglia finte. Erano le mie prime beauty influencer prima che il concetto stesso esistesse”.
Dall’ispirazione nasce l’innovazione
Le fonti d’ispirazione evolvono nel tempo. Per Lori, gli inizi sono stati segnati dalla cultura pop: “La mia prima ispirazione nel mondo del makeup è stata Boy George. Quando è apparso sulla scena, è stato un momento illuminante. Era un camaleonte. Negli anni ’90 e nei primi 2000, abbiamo assistito a un’esplosione nel mondo del makeup”. Oggi, riferisce, l’ispirazione è ovunque, specialmente dallo studio Smashbox, che collabora con talenti iconici.
Dall’altra parte, Natasha non segue le tendenze ma crea le proprie idee: “A volte amo cose molto neutre, altre volte molto colorate, a volte naturali e altre super performanti. Questo è il DNA del mio brand”. La sua innovatività risiede nell’abilità di mescolare influenze diverse mantenendo una coerenza stilistica unica.
Le sfide nascoste
Dietro ogni look da sogno si nasconde una complessità tecnica. Natasha ammette: “Questo è un lavoro tecnicamente molto difficile. Ho paura di mostrare cosa faccio in laboratorio. È tutto così riservato, perché si tratta di segreti delle formule”. La creazione di nuovi prodotti richiede un processo rigoroso e una collaborazione stretta con chimici specializzati.
Le sfide, però, non sono solo tecniche. Lori afferma: “A volte dimentichiamo che, come make up artist, la nostra tela è il viso. Se capisci questo concetto, comprendi come dovresti trattare e dipingere su di essa”. Questo approccio olistico sottolinea l’importanza del rispetto e della cura nella professione.
L’evoluzione con i social media
L’industria del makeup ha subito una trasformazione radicale con l’avvento del digitale. Natasha osserva: “In passato, c’erano meno persone nell’industria, un gruppo ristretto di nomi conosciuti. Oggi, grazie ai social media, è più aperto e accessibile. È incredibile vedere quante persone talentuose sono emerse ora”.
Questa equità ha i suoi vantaggi. Come spiega Natasha, “Come brand, è fantastico interagire direttamente con le persone. Ricevere feedback continuo ti dà una sensazione di connessione autentica, permettendoti di creare relazioni profonde, non solo professionali”.
Il tocco umano
Pur essendo innovativi, Lori enfatizza l’importanza del contatto umano nel lavoro. “Se non ti piacciono le persone, non puoi farlo. Devi essere in grado di toccarle”, avverte. La prossimità fisica è parte integrante di ogni sessione di trucco e contribuisce a creare un ambiente confortevole.
Inoltre, Lori si preoccupa della tendenza attuale ad utilizzare troppi strumenti: “Vedo molti pennelli per il trucco usati per cose che prima si facevano con le dita. Devi tornare al tocco e all’interazione, perché il contatto rende l’esperienza più coccolosa e personale”.
L’equilibrio creativo-commerciale
Gestire la creatività in un mercato competitivo è una delle sfide maggiori. Natasha spiega il suo approccio: “L’intero concetto del brand è creare prodotti di stile fashion e ad alta pigmentazione, ma facili da usare. Quello che stavo realizzando era esattamente ciò che il mercato stava cercando, ma in modo unico”.
Questo equilibrio tra creatività e commercialità è fondamentale. La chiave, come sottolinea Natasha, è focalizzarsi su ciò che si ama fare e non perdere di vista la propria identità, permettendo che l’unicità prevalga nel panorama competitivo.
Consigli per i nuovi make up artist
L’esperienza porta saggezza. Lori consiglia ai make up artist alle prime armi: “Devi imparare a toccare le persone. Anche il tuo pennello non deve ‘pungere’, deve essere carezzevole. Il trucco dovrebbe essere un momento di connessione e valorizzazione”.
Questo approccio trasforma l’esperienza del trucco in un momento di relax e coccole. “Quando un cliente si siede sulla mia sedia e dice ‘Oh mio Dio, potrei addormentarmi’, significa che stai facendo un buon lavoro. È tutto legato alla coccola e alla rilassatezza”, afferma Lori, rimarcando l’importanza del comfort nell’esperienza del trucco.
In un’industria in continua evoluzione, ciò che rimane costante è la potenza trasformativa del make up: non solo per chi lo riceve, ma anche per chi lo crea con passione e dedizione ogni giorno.
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